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Morte all'estero

registrazione dell'atto in Italia, traslazione della salma, testamento

Secondo le statistiche del Ministero degli Affari Esteri sono circa quattro milioni gli italiani stabilmente residenti all'estero che dovrebbero poter contare sull'appoggio del governo se si dovessero trovare in situazioni di crisi.

I rischi quando ci si trova all'estero possono essere generati da problemi di instabilità politica, da atti terroristici, da criminalità, dal verificarsi di calamità naturali o dallo scoppio di epidemie. Tali situazioni hanno reso necessaria la creazione di uno strumento idoneo per rispondere alla  domanda di assistenza da parte dell’italiano all’estero in situazioni di emergenza: l’Unità di Crisi

A questa struttura è affidato il compito istituzionale di assistere i connazionali e tutelare gli interessi italiani all’estero in situazioni di emergenza. I contatti sono 
Tel. + 39 06 36225
E-mail: [email protected]
Siti collegati:
www.viaggiaresicuri.it;
www.dovesiamonelmondo.it      

A parte le situazioni di emergenza, nell'eventualita' di un decesso all'estero di un cittadino italiano, e' necessario trascrivere la morte in Italia.

I documenti necessari per registrare il decesso sono:
- atto di morte emesso dall’ffficio di stato civile competente, debitamente tradotto ed eventualmente legalizzato (nei casi previsti); Attenzione: in alcuni paesi dell'unione europea, si puo' evitare la traduzione giurata richiedendo certificati multi-lingua.
- documentazione relativa alla cittadinanza del defunto (carta d’identità, passaporto italiano o certificato di cittadinanza italiana).

Gli atti di morte degli ex cittadini italiani possono essere inviati comunque ai comuni competenti per la annotazione nei registri di stato civile.

N.B. tutti i certificati di stato civile emessi dalle locali autorità dovranno essere presentati in originale e, ove previsto (*), legalizzati e tradotti in italiano, al fine dell’invio da parte dei consolati ai comuni competenti.

(*) Data la ben nota predisposizione alla burocrazia degli uffici pubblici (e no, neanche all'estero si scampa) e' fortemente consigliato interpellare telefonicamente il consolato, per verificare la necessità di eventuali legalizzazioni da apporre sui documenti.

Traslazione della salma

Per l'introduzione in Italia della salma o delle ceneri di un defunto, è necessario  un documento di autorizzazione (Passaporto mortuario) rilasciato dall'autorità consolare.

Per ottenere il passaporto mortuario occorre presentare la seguente documentazione:
- certificato di morte;
- autorizzazione del comune italiano alla tumulazione della salma o delle ceneri;
- certificato della competente autorità sanitaria locale dal quale risulti che sono state osservate specifiche prescrizioni igieniche di sicurezza;
- certificato che attesti il decesso in zona esente da malattie infettive e di natura endemica;
- apposizione dei sigilli da parte dell'autorità consolare (nel caso in cui il decesso sia avvenuto in un Paese non firmatario della convenzione di Berlino - ratificata con DPR n. 285/90).


Testamento

Presso l'Ufficio consolare è possibile chiedere la redazione di atti concernenti le dichiarazioni di ultima volontà di soggetti che si trovino all'estero.
Il testamento puo' essere redatto per atto pubblico (dichiarazione orale di volontà del testatore) o tenuto segreto (il contenuto dell'atto rimane segreto).

Per far redigere il testamento segreto è necessario consegnare il documento (il cui contenuto rimane segreto) al funzionario delegato che lo riceve formalmente, lo deposita presso l'ufficio e lo rende pubblico alla morte del testatore.

E' in ogni caso possibile redigere autonomamente testamento, nella forma del testamento olografo (cioè scritto interamente di proprio pugno dall'interessato).
Per far redigere il testamento pubblico occorre produrre la  dichiarazione orale di volontà del testatore resa ad un funzionario delegato, in presenza di due testimoni e redatta in forma scritta.
Su richiesta, un funzionario consolare - ove necessario e possibile - puo' recarsi al domicilio dell'interessato per raccoglierne le ultime volontà.


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