Voglio vivere così

E' un fatto che l'Italia assiste perplessa ad un fenomeno per alcuni aspetti inquietante, per altri affascinante: quello degli Italiani che lasciano l'Italia. 

Il numero aumenta progressivamante e, a differenza delle ondate d'emigrazione del passato che interessavano una fascia della popolazione di basso livello culturale che partiva alla ricerca di lavori di manovalanza e minima retribuzione, gli Italiani che lasciano l'italia oggi sono professionisti e ricercatori, alcuni gia' affermati nel loro campo.

Raramente e' la curiosita' che li spinge oltre confine, la maggior parte trova lo spazio per uno sviluppo professionale in Italia limitato, non commisurato ai loro desideri di crescita, altri trovano l'ambiente lavorativo addirittura soffocante.

Senza bisogno di statistiche e dati nazionali, Alessandro Castagna aveva da tempo registrato il fenomeno e toccato con mano la realta' degli Italiani all'estero e accarezzava  da tempo l'idea di creare un sito che offrisse il punto di contatto fra chi era gia' partito e chi desiderava partire. 

Infatti Alessandro, viaggia e ha viaggiato spesso all'estero per conto di una società che importa gioielli etnici. Ovunque si recasse finiva per incontrare connazionali che avevano lasciato l’Italia e iniziato nuove avventure in terra straniera e parlavano in modo entusiasmante della loro scelta.

La molla che ha fatto scattare VoglioVivereCosì pero' e' legato ad un periodo, breve, anzi brevissimo, in cui d'un tratto, tre suoi cari amici hanno fatto le valigie e si sono trasferiti chi in Estonia, chi in Scozia chi in Brasile.

Era chiaro a quel punto per Alessandro che c'era bisogno di un sito che raccontasse le storie e permettesse anche ad altri di leggerle. Nasce dunque nel Febbraio del 2007, VoglioVivereCosì lo spazio dove gli Italiani che lasciano l’Italia raccontano il perche' e il come della loro scelta e tutto quello che ha comportato.

Secondo le parole di Alessandro: " Mi sono convinto che molto spesso è un’emigrazione di talenti. Un’emigrazione di persone che in Italia non trovano una giusta collocazione nel mondo del lavoro o universitario e, pur avendo titoli e capacità al di sopra della media, sono costrette a rivolgersi all’estero per vedere riconosciuta la propria professionalità.

Tanti, ma davvero tanti sono i casi che abbiamo raccolto e documentato.

E’ una cosa che fa riflettere."

Per noi di Paguro tutto quello che facilita e smitizza la difficolta' di trasferirsi all'estero e' una buona notizia. Congratulazioni dunque Alessandro per la bella idea che certamente ha colmato un vuoto. 

Infatti a differenza di altri Paese che possono contare sul supporto del proprio governo anche all'estero, gli Italiani sono destinati a fare ricorso al fai da te. 

"Piu' si cambia meno si cambia" viene da dire.